giovedì 28 dicembre 2006

Ad Aspi sul PO

Dopo un tentativo ahime' infruttuoso di Materazzi e Luca Pike sul Canal Bianco ad Adria su suggerimento di un rapprestante della Carson (...che ti venga la diarrea fulminante...) non ci siamo persi d'animo ed abbiamo deciso di andare ad insidiare gli aspi seguendo un itinerario studiato da Pierobass nei pressi di Mantova dove il fiume Oglio incontra il Po.

La foce del fiume Oglio si trova in localita' Torredoglio, nelle vicinanze di Cesole e Borgoforte in provincia di Mantova. Qui il fiume termina la sua corsa e si getta nel Po, questa zona non e' solo famosa per la pesca, ma da alcuni anni e' meta domenicale per i turisti. Infatti un chilometro prima della foce, esiste un vecchio ponte in legno adagiato su grossi barconi di cemento, ed e' proprio lui a fungere da punto di ritrovo per molta gente.



Descriviamo ora il nostro itinerario: il fiume Oglio, incontrandosi con il Po, crea dei gorghi abbastanza profondi, mentre poi le due acque, scendendo a valle, incontrano subito una brusca curva dove si formano altri gorghi che scavano il fondale rendendolo in tal modo, un habitat perfetto per molti predatori.

L' ambiente che abbiamo incontrato il giorno della nostra uscita non era dei più confortevoli anche se, dovendo essere sinceri, le condizioni atmosferiche non troppo rigide sono state di grande aiuto. L' argine molto alto e le sponde fangose scavate dalla corrente (...e dalle nutrie...) hanno reso tutto più difficile. Nonostante tutto con un po' di pazienza si trovano spot interessanti e abbastanza "comodi". Quindi un consiglio e' d' obbligo : zaino in spalla con il minimo indispensabile e stivali...

L' obbiettivo della giornata era il famigerato aspio, pesce ancora poco conosciuto ma con una fama da predatore di tutto rispetto. Armati di tutta l' attrezzatura del caso abbiamo cominciato a battere la zona intensamente: Canne di potenza 15-30 gr. circa con una lunghezza dai 2,20 ai 2,50 m., con mulinelli 2500 caricati con monofilo dello 0,25 e artificiali di ogni genere e dimensione dai jerk ai minnow snodati e non, dai crank ai rattlin', dai rotanti agli ondulanti di ogni colore e specie. Un consiglio che posso dare e' quello di utilizzare canne di maggior lunghezza di quella che abbiamo usato noi poiché l' ampiezza del fiume richiede una maggior potenza di lancio per poter sondare tutte le zone.

La prima cattura non si fa certo attendere e Luca Pike porta a riva dopo pochi lanci un bell'esemplare che nonostante sia di dimensioni ridotte rispetto lo standard provoca una certa curiosità in tutti noi. Dopo le foto di rito l'aspio e' stato prontamente rilasciato.

Il primo a fiondarsi nello spot trovato da Luca e' stato Marco che dopo un paio di lanci grazie a un grosso ondulate sente una potente botta sulla canna e porta a riva un altro esemplare di dimensioni maggiori rispetto al precedente. Tuttavia per l' emozione e per la paura di fare soffrire il pesce non ci lascia il tempo per uno scatto e lo rilascia immediatamente.

Dopo queste prime due catture la giornata sembra prospettarsi nel migliore dei modi ma per me e Pierobass non ci sarà la soddisfazione di sentire in canna un'aspio. Da meta' mattinata in poi il nulla ... cosi' dopo altri tentativi in vari spot, infreddoliti e decisamente infangati decidiamo di salutare Mantova e tornarcene a Vicenza prima che la nebbia ricopra il nostro tragitto.

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